Agosto, un nome robusto, l'estate che si scatena di libertà, eppure ti mette in guardia su ciò che ti aspetta oltre.
Come in una canzone di Jim Morrison, non puoi destarti senza accarezzare la malinconia.
Agosto, senti che parola piena e irresistibile. Tutto si svuota, per far spazio al languore per chi sa sfuggire ai riti. Agosto ti spinge via dalle fissazioni dell'anno e persino dalle speranze.
Agosto è lì, spoglio e fragile, ma solo perché si è saputo offrire. E tu non sai da dove iniziare, tanto che temi di vederlo già finire.
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