domenica 6 ottobre 2013

Non ti lascio partire più

Non ti lascio più partire, mio papà secondo. Le scuse ufficiali sono il tuo arrivo dalla Grecia il giorno della promozione della Pro Patria. E oggi dopo giorni di sconfitte una vittoria dei miei tigrotti, la classifica che si smuove.

Tu sei tutto fiero e alzi il calice alla tua festa di compleanno: io porto bene. Mi ricordi anche le altre influenze positive che hai trasmesso di volta in volta, e io mi aggrappo.

Ma c'è di più, che non posso confessarti da orso, mentre navighiamo tra ricordi, sogni e brindisi.

Non ti lascio più partire, perché abbiamo bisogno di te. Perché ai sentimenti che viaggiano nel tempo, qualcuno deve pur credere. E vogliamo crederci noi, mentre guardiamo i tuoi occhi brillare di biglietto in biglietto, di dono in dono.

Quando vedi che non riesco proprio a leggere un foglietto speciale, lo affidi ad un altro. Stringi un'immagine di Papa Francesco che ti hanno appena regalato, mi sorridi e mi chiedi: ma la Pro Patria, che fa?

Ha appena segnato Nossa, papà Giordano. Abbiamo vinto, finalmente. Sei come mio padre, come il nonno che per il loro compleanno hanno sempre voluto farmi un dono.

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