Perché ne ho un appetito pazzesco e perché devo guardare gli occhi di quell'uomo. Non c'è parcheggio, lo trovo, risalgo a piedi a cercare il profumo. Un sacchettino sotto il cielo che esita a rannuvolarsi. Le parole sono poche, come le persone da queste parti.
E lo saluto, con la sua attenzione a non toccare nulla con le mani annerite, mentre io gliele stringerei volentieri.
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