Per farti desistere dalla palla rock, mi arrendo: mi libero di una ciabatta, perché ne vai matta.
Effetto forse riuscito: ti fermi. La guardi, ma il tuo interesse è meno di zero e sfuma in un istante. Dopo una pausa di riflessione, ti alzi, vai oltre la ciabatta e prendi l'altra, quella che mi tenevo stretta.
Così anche tu mi insegni, piccola creatura, la Kabbalah. Resti il pane della vergogna, è meglio ciò che si può prendere, sudare.
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