Grazie a chi domanda come va, senza chiederti un piacere due secondi dopo.
Grazie a chi dà poco con il cuore, fosse anche un sorriso, che è il più delizioso dono. E che non ti inonda per compensare il vuoto che crea o per umiliare.
Grazie a chi parla, non degli affari degli altri;che cerca una strada per il mondo, con scarne parole e azioni potenti di gioia.
Ci sono tanti grazie da pronunciare, se si prova a guardare oltre le ipocrisie quotidiane.
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