Ti porto con me assicurandoti che alla meta ci sarà un'oasi tutta per te. Che quell'ufficio dove sosteremo pochi minuti, è immerso nel verde e fuori dal caos della città.
Li vedi i campi, la senti la quiete? E quando arrivi, con pazienza ammirevole, il verde ci attende. Solo che è secco e disseminato di rifiuti. Anche un innocuo legnetto mi puzza di fregatura, con due chiodi dentro.
L'erba si è spenta per ribellione e attorno si è diffuso un odore malevolo come certi pensieri.
L'oasi, con il cavolo. Ti chiedo perdono: prossima passeggiata, in città.
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