Non metto il suo nome, anche se dicono che non sia un essere umano. E allora, la privacy non vale per un cagnolone? Senza stare a immergersi nell'eterno dibattito se poi sia una gran cosa l'umano.
Bando alle premesse, raccolgo la storia di questo cagnolone che si muove a fatica nei suoi ultimi anni. Sentirla tutta mi rattrista soltanto per un attimo.
Ha trascorso i suoi primi quattro anni legato a una (corta) catena. Grazie umani, a proposito.
I successivi cinque nel canile, perché nessuno voleva o poteva portarlo con sé.
Poi ha trovato una casa e qui è rimasto, riempito di coccole e di gioia, che lui ha ricambiato e ricambia moltiplicandole.
Adesso il cagnolone è vecchio e stanco, ma ama raccogliere le forze per chiedere una carezza un estraneo o proteggere un cucciolo con la sua sola presenza dalle giocose intemperanze della cagnolina sua compagna di avventure.
Le principesse tenaci che hanno lottato e atteso sette anni...
Quel cagnolone, molto di più. E guardando i suoi occhi sereni, non mi sento più triste.
Nessun commento:
Posta un commento