Devo chiedere scusa a una insegnante che ha ascoltato con passione il dibattito sull'innovazione e si è sentita chiamata in causa.
È vero, prof: non ho voluto fare l'insegnante, ma per demerito mio. Non ne ero capace, un lavoro troppo impegnativo per le mie forze. E il cielo sa quanto mi piaccia.
Lei ha ragione: il lavoro più creativo è il suo.
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