Ascoltando una ballata che fa sperare, vedo un quadro assurdo e sbircio una possibilità di sfuggirgli.
Ma non c'è, e ci sto già camminando. È così assurdo che a un certo punto non riesco più a crederci. Sarà perché mi vengono in mente i fili nascosti, ficcati in altri quadri e spuntati a dare tocco di armonia sul più bello, ovvero inaspettato.
Sarà assurdo e basta. Oppure sarà giustamente assurdo.
Notte e tutto è giustamente assurdo.
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