I tempi 'indré forse più del lavoro, del denaro, della sensazione di stare tutti bene, son racchiusi in quel cuén delle feste. Davvero, sembravano interminabili o comunque con quel ritocco perfetto, quell'aggiunta discreta, ma non frettolosa. Mentre ora già il Natale vola via.
Il maestro ci riporta a quei momenti, guarda la decadenza, fa vivere il rimpianto, cunsciá come non pensavamo, ci ride su con una pennellata che non riesce a essere irriverente.
Eppure ci consegna anche la fiducia e la speranza, quattro gatti che siamo rimasti. C'è sempre qualcosa di antico, qualcosa che possiamo tenere saldo di centocinquant'anni: lavorare insieme, con tutti quelli che lo vogliono fare, fuasté che sono già dentro i nostri cuori.
Stem chi non a piàangias' adossu
Büsti, Büsti gran citá (la ballata dei 150 anni), Ginetto Grilli con Raffaele Viganò, canzone per la notte
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