Nonostante le dichiarazioni di intenti - o forse a causa di quelle - non ho potuto godermi il mio guscio. Passeggiate, caffè, e anche quando sembravo rientrare, ero inondata dalle emozioni vergate da tanti sconosciuti. Poi altri momenti in cui sono stata spinta fuori e la gioia della festa di una sorella.
Adesso ricavo in silenzio il mio angolo. Il mio spazio, il mio silenzio, il mio whisky, la mia coperta.
Mentre la casa finge di addormentarsi per assecondare la mia anarchia, io già sogno.
Notte e nel mio angolo (mai sola).
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