Nonna, scusami se sono piccola e stupida: tu sei lì che combatti all'ospedale, e mamma torna mentre io sono immersa ridendo nel libro di barzellette e lo porgo a questa piccola grande donna.
Nonna, scusami, ma non so cosa significhi combattere. E nemmeno stare male. E nemmeno avere un cuore fragile, da tanto tanto tempo. Penso che tu sia magrissima solo perché sei un essere superiore, forse già un angelo.
Nonna, scusami se sono così superficiale. Diventerò grande e migliorerò.
Nonna Argia, sono trascorsi tanti anni, più di 40, da quando sei diventata un angelo, davvero.
Io forse vagamente so cosa significhi combattere. Non essere più superficiale, no.
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