Mica si riesce a ricordare tutto e tutti, assicura una saggia vocina. Anche lo stretto lasso di una giornata diventa immenso, tra volti e nomi.
E' vero, per questo voglio provarci, oltre i limiti umani.
Quello che mi ha fatto ridere, ridere forte, mentre scorrevano tanti dolori.
Quello che ha criticato l'unica crepa di un muro pieno di colori da sballo.
Quello che ha subìto un mio infantile pesce d'aprile e ci ha riso su, o così ha finto.
Quello che mi ha lasciato correre verso un po' di pace e quello che ha cercato di impedirmelo.
Quelli che mi hanno riempito di biscottini tra un caffè speciale e gli occhi più belli nella mia vita che attendono con pazienza il mio ritorno a casa.
Quella che mi bacchetta sempre, ma poi butta lì: nessuno si prende cura come te.
Quella che mi aspetta, con il guinzaglio, la pallina, ma il cuore più di tutto.
Quella che non dicono, non fanno, non fingono: ma ti mandano sane energie e dolcissime preghiere. Che ufficialmente credano, oppure no.
Tutti tranne quelli che non se lo meritano: ma questo, lo sanno solo loro.
Notte e vi ricordo tutti.
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