Mi manca la Roma. Posso avere la Roma? Roberto Pruzzo compie tot anni, mica glieli rinfaccerò adesso. Ma io sono ferma a più di trent'anni fa, quando incontro la squadra nella mia città, grazie a una scelta di campo (leggi di soggiorno) ufficialmente incomprensibile di Liedholm.
Lo rivedo dopo tanti, tantissimi anni. Entro nella sala stampa della Pro Patria, anche se sono lì come tifosa, e non ho il permesso di entrare. Il presidente biancoblù buono è misericordioso, quando dico che vorrei dare un'occhiata.
Pruzzo - allenatore della squadra avversaria - sta uscendo, io urlo: Robertoooooo (il presidente della Pro arrossisce con garbo). Si ferma e parliamo della Roma, a lui scappa un sospiro.
Oggi rileggo la bellissima frase su Totti, quella zampata di umiltà. Condivido il suo compleanno e più di uno juventino - sì, dai, non cominciai l'intenso percorso giallorosso più di trent'anni fa anche per rompere le scatole? - condivide con parole emozionanti. Sono felice di tanta armonia.
Roberto, mi manchi. E mi manca la Roma, quella senza calcoli apparenti e con un pizzico di follia.
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