Se n'è andato l'Alfredo, che per aiutare il nonno faceva la spola dalla valle alla città.
Mario, via la bicicletta, ma che pullman, non scomodare tua figlia: ti porto io.
Nei paesi funziona così e io ho visto spesso arrivare il nonno con l'Alfredo, silenzioso milanista, una macchina piccola che per me allora era enorme.
Adesso mi dicono che l'Alfredo se n'è andato, tanti anni dopo la partenza ultima del nonno, e in quei momenti in televisione si parla di Moro. E io ricordo dov'ero quando seppi di Moro: in auto, con il nonno che scuoteva la testa, con gli occhi addolorati.
Non so se fossimo con l'Alfredo, forse eravamo con l'Alfredo. Chissà perché sento che eravamo davvero con l'Alfredo e il dolore aveva, se non un senso, una consolazione, perché viaggiavo con il nonno e il suo amico su una macchina piccola, ma per me enorme, dove non poteva accadermi nulla.
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