Sono stata disegnata così: non è una scusa bellissima? Mi immergo in una preghiera e pregusto l'album dei Motorhead; non posso neanche dire che mi aggrappo ai brandelli di beata gioventù, perché loro invecchiano e io da ragazzina li ascoltavo appena.
Le notti di Las Vegas sono infernali con i Motley Crue, e non mi rispecchio in mezzo testo. Ma la musica prende le parole e ne fa ciò che vuole. Così, tra poco, servirò una canzone della notte terribile.
Non ci posso fare nulla, disegnata così e senza gomma, la punta della matita si fa più spessa e i segni non se ne vanno.
Sacro e profano all'ennesima potenza. Ma mentre accarezzo il giubbotto di pelle, io so che la mia preghiera è al sicuro. Che non c'è niente di ciò che suono o canto, che non possa avvicinarmi al cielo.
Nessun commento:
Posta un commento