C'è una parola più bella e terribile? Munanca. Non ancora, due termini che graziosamente il dialetto comprime in uno solo.
Come per mormorarlo in fretta e bruciare l'attesa; insieme, magari anche la tentazione di rimpianto del futuro.
Munanca. Tutto quello che non ho ancora assaggiato, ciò che non ho visto nella sua completezza, il mio ritorno da te.
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