Contemplando il volto innamorato nel dire addio, leggo anzi più d'amore. Forse devozione, una strana forma di rassegnazione dell'attesa, che già pregusta il nuovo incontrarsi. E raccontarsi,in fretta, ciò che è accaduto nel frattempo.
L'amore che osserva, mentre lei si deve allontanare. L'amore che accetta e vede già oltre.
L'amore che non si butta, quando traballa la voglia di capirsi o si accende una scintilla da qualche altra parte. L'amore che non si getta al migliore offerente, come l'amicizia in fondo. Che si sottrae alle mode o al volubile apparire.
L'amore che sa continuare a camminare, anche quando insieme è difficile. Ma è autentico, inestimabile.
L'amore che osserva, che non si butta. Come l'amicizia.
Doni stupendi, da conservare con gioia e fatica. E ringrazio quel volto innamorato e coraggioso, che me l'ha ricordato.
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