Poi decidono che possiamo ritrovarci. Non siamo tutti e ci possiamo non riconoscere subito. Ma siamo noi, gli stessi bimbi che sono cresciuti in fretta, così in fretta da essere rimasti uguali.
Quelli che se ne vanno, in apparenza, quelli che hanno camminato prima di noi e unito le nostre strade, ci chiamano. E noi arriviamo, confusi, commossi, forse imbarazzati, nell'ombra quieta di una chiesa.
Ma possiamo ritrovarci, ancora e ancora. Siamo gli stessi bimbi che sono cresciuti in fretta, così in fretta da essere rimasti uguali.
Notte e siamo tutti insieme, se vogliamo.
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