Non doveva sparire da un pezzo quel groppo alla gola, quando sento una storia? Quando mi sento fiera di qualcuno che neanche conosco o mi dispiace per quanto sta attraversando, quando mi rispecchio, quando avverto una lontananza pazzesca...
Non importa. Resta e mi stringe, come più di vent'anni fa alla prima emozione. Ai primi occhiali scuri infilati fingendo ci fosse un sole pazzesco.
Figurati se incontro un padre imprenditore, che mi racconta di una figlia filosofa. E io gli voglio gridare: no, si fermi, perché un giorno vi incontrerete proprio dove vi sembra impossibile.
Invece, lo sussurro ed è già troppo. C'è un cielo blu - maledetto, anche lui si mette di mezzo - e in mezzo a persone capaci di fredde analisi io sono sentimentale.
Lo dichiaro e me ne frego.
Notte e chi se ne frega se sono sentimentale.
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