E' anche entrata nella storia, con un incontro, anzi più di uno, l'incantesimo di un prato cosparso di margherite che ho rivisto pochi giorni fa. Milano poi mi fa pensare a Elio, Elio Fiorucci, a quei momenti intensi condivisi poco più di un anno fa nel suo regno colorato di umiltà.
E a Fabrizio Canciani, naturalmente. Quando andai a condividere una serata di Orasenzombra per "L'importanza di essere secondi", c'era lui accanto alla splendida Daniela Basilico. Mi ricordo l'emozione di quelle ore e l'intensità di una sua telefonata, di un suo messaggio che mi sospinse ancora in viaggio nonostante la mia riluttanza.
Sono grata a ognuno di queste persone. Quelle che sembrano non esserci più, ma vegliano. Quelle che sono accanto a me e non mi perdono di vista, con la loro amicizia.
La natura è un mondo meraviglioso. Anche l'umanità può entrarvi, in punta di piedi, con quell'empatia che - credo che Elio abbia ragione - sia l'unica risorsa in grado di salvarci. Quindi farci felici.
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