Il mio lago fiorisce sempre, anche quando non lo vedo. Come le giornate, quando sembrano sfiorarmi appena.
La mia isola preferita, è la più deserta, perché troppo impegnata a prendersi cura dei suoi fiori. E gli umani non capiscono.
Nemmeno io, nemmeno ora. Eppure, rispetto a tanti anni fa - quando contestavo il tuo pollice verde per spirito adolescenziale - non riesco a farne a meno.
Il mio lago mi chiama sempre, tanto più quando mi perdo. E di notte la sua voce si alza con il profumo dei fiori.
Notte, sulla mia isola.
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