Ci sono cose da cui le dita scivolano via: forse sono quelle che non mi appartengono, e a cui io non appartengo affatto.
Le riconosci, non solo per quel movimento involontario delle tue mani che presto si rivela inutile. Ma perché si accumulano, diventano un magma capace poi di muoversi e di inseguirti. E come un pacman affilato, divorano tutto ciò che trovano sulla propria strada, a partire dalle tue energie, dai tuoi sogni, dalle tue virtù; persino i tuoi difetti fanno gola.
Ma tu sai che le puoi fermare. Basta che ti alzi, che le fissi e che tu lo dica con chiarezza: voi non mi appartenete e non potete avermi.
Sparite, io devo riprendere il cammino.
Notte e tutto quello che non mi appartiene (deve sparire).
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