Fingo di non vedere il mare, ma lo sento cantare. E ha un suono strano, ovattato e birbante. Io credo che stia giocando con la luna.
Perché a volte torno così, in fretta e senza farmi notare, a Ischia. Scelgo un paese a caso, i piedi accarezzano solo un istante la terra, poi si dirigono verso il mare. Quel velo che brilla per testardaggine, raccolgo e indosso: per me, per il mio sguardo e nessun altro.
La luna gioca con Ischia, e io non posso sottrarmi all'incantesimo del ricordo.
Notte e se la luna gioca con Ischia.
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