Cantare per il riso e le lacrime si intona con un sogno. E il sogno deve continuare, sempre.
Come le linee, spesso invisibili, sul volto: il tempo di vedere in fuga il passato. Mi piace ascoltare la voce di Steven Tyler che si affida ai saggi e ai folli per imparare: chissà se esiste poi un confine tra queste categorie.
Basta cantare per oggi, questo momento che appartiene solo a noi, se vogliamo illuderci.
E vale la pena continuare a sognare, finché il sogno non si realizza. O comincia ancora.
Dream on, Aerosmith, canzone per la notte.
Nessun commento:
Posta un commento