La radio libera sopra la tua testa. Nascosta e poi capace di gridare all'ennesima potenza, fino a stordirvi.
Perché la mia città, quando voleva essere decisamente libera, sapeva essere prima nel modo più giusto: al servizio.
Siamo liberi, gridò una radio in un palazzo. E a me piace - papà - pensare che quella emittente felice nell'annunciare la libertà potesse essere solo lì, sull'anima coerente e sincera che io amo e che sei tu.
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