Il 23 aprile 1912 è una data con una pennellata rapida eppure che lascia una traccia di colore pesante nella ricostruzione di Apsley Cherry-Garrard.
Aspettando il rientro di una squadra in pericolo e sapendo che un'altra - quella del capitano Scott, al Polo Sud - non tornerà, scrive: quello stesso giorno il sole spuntò per l'ultima volta, lo avremmo rivisto dopo quattro mesi.
In mezzo, accadrà niente, e tutto, perché gli uomini della spedizione sono costantemente al lavoro. L'esploratore ben comunica la gioia vedendo il sole che spunta dall'orlo del ghiacciaio.
Nitida si staglia l'ombra. Ed è come ritrovare una parte di sé.
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