Ogni tanto, mi dimentico di estrarre la mia coperta preferita. Qualcuno crede che sia piena di strappi, ma sono le finestre per le stelle.
Quando si affacciano, io sono già lì. Sorrido il meno possibile, ogni movimento le può disturbare, mi dico. Stelle poco chiassose, così vere e modeste, tanto da non volersi intrufolare nei buchi e nei sogni.
Notte con una coperta strappata (di stelle)
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