Dovrebbe scendere come la notte, come la notte di quarant'anni fa. Come un'acqua cheta, che ti sta sconvolgendo la vita.
Bastava la sigla per farmi sentire così al sicuro, che matematicamente era esclusa ogni tranquillità. Inizia Twin Peaks, non capirai un tubo e forse per questo la paura sarà ancora più gelida.
Adesso leggo che torna, come quella brezza tra gli abeti che non si sa placare. Tornerà anche la musica, come una strega incerta.
Ma nessuno mi saprà ridare quel vago senso di terrore. Anche perché nessuno sarà in grado di farmi provare la falsa sicurezza che lo precedeva.
Twin Peaks, Angelo Badalamenti, canzone per la notte.
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