Da stamattina le piante hanno colori in più: quelli dell'orgoglio e della speranza, loro che cantano l'autunno già senza false malinconie. E cartelli che mi parlano di assembramento, di marce dolcemente testarde, di qualcuno che si mobilita per te.
Oh sì, ci sono gli alpini. Me lo ricorda la sera, quando tante persone soffrono in silenzio, ma una mano da loro sempre la ricevono. Me lo narra la notte, rammentando le tante volte in cui le penne nere sono andate a offrire un po' di luce. E me lo rivelerà la mattina, con la fierezza che non diventa superbia, perché si mette sempre al servizio.
Pazzesco, questo raduno: che emozione mi regala, che voglia di mettermi in marcia, nel mio piccolo, per un ideale. E quasi quasi dormo tranquilla.
Notte e ci sono gli alpini.
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