C'è un focolare così moderno e così antico, nel mulino, che mi sento a casa. Arrivano volti noti e altri sconosciuti, per pochi: sarà questo tepore a unirci e a diventare un tutt'uno con quello dell'anima.
Sono qui al mulino, nella meraviglia riconquistata di Baggero, e ho la conferma che qui Willy si trova a casa. Sa che a pochi metri i coniglietti si stanno riposando, e così le altre bestiole. Ma soprattutto sente il canto del Lambro, che sta ritrovando voce.
Voce. Come quella di Andrea, che ha letto e vissuto "Chi ha bisogno di Willy", perché lui sa che solo facendo la propria parte con la natura la si salva. E si salva se stessi.
Timidamente le prime domande e la serata corre dietro a un'aria che nemmeno fuori è più fredda. Siamo felici di conoscerci o di riabbracciarci, abbiamo voglia di bere un bicchiere insieme, di ridere, di cercare l'altro. Sentire anche lo sguardo buono di don Carlo Gnocchi.
Chi ha un sogno nel cassetto, chi l'ha realizzato magari capovolgendo la sua vita. Perché alla fine è tutto questo, che serve. Il coraggio. E il calore di un mulino.
Notte e il calore del mulino.
Willy è anche e-book
http://www.youcanprint.it/youcanprint-libreria/narrativa/chi-ha-bisogno-di-willy-ebook.html
Buon giorno Malu, auguri di lunga vita così vicina al vero sogno, alla natura, Andrea e Willy! Affettuosamente, xoxoxo!
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