Tu che contempli, rapita, la magia di un rubinetto: quel rivolo di acqua che scende a un mio impotente tocco. Uno spettacolo che ti tiene aggrappata alla vasca, per vedere e rivedere come sia possibile.
E io, che per farti ridere, faccio scorrere un filo d'acqua, ancora, mi trovo a interrogarmi sulla magia di un rubinetto e su mille cose scontate, che scontate non sono più.
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