Buona notte, ragazzo. Questa volta non uso il tuo nome, ma per rispetto. Perché è mormorato già dagli angeli, e noi dobbiamo solo unirlo alla preghiera.
Buona notte, ragazzo, che sei volato via. Tutti quei curriculum mandati - leggo - e tu che non ti davi pace, nel non essere mai ascoltato. Questo mondo corre avanti e non si ferma mai una volta a guardare indietro, a scoprire i cuori che lascia in un angolo. E sono sempre di più.
Buona notte, ragazzo. Abitavi a pochi chilometri da me. Forse, se mi giro, ti vedo ancora.
O forse bisogna avere più coraggio e alzare lo sguardo. Ma anche se non ti conoscevo, sento il vuoto.
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