Sai che il cuore da rocker, già segnato, si frantuma a questa canzone. Corre indietro, troppo indietro, alla prima volta che la sentì, in mezzo ad adolescenti che le sembravano adultissime.
E poi si incammina, forse un po' timoroso del futuro, qualche anno più avanti. Gita dolcemente folle quando quasi non si osava lasciare il liceo. E un San Silvestro, in cui si festeggiava con garbo svizzero. Quanti flash, fino a poco tempo fa, il lago sbirciato dal treno.
Questa sera sono lì ad alzare un calice, ma lo sguardo è ancora indeciso se tornare indietro. Eppure un'amica mi ha insegnato come combattere il tempo.
Il sorriso e i capelli fermi come il lago, unica rassicurazione di eternità. Ingenuamente, crederci.
Lugano addio, Ivan Graziani, canzone per la notte.
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