Dell'anno che se ne va, so cosa non permetterò di lasciare tra le mie mura.
Cocci di rimpianti, polvere da "ce la devo fare", ragnatele di apparenze.
E gli ospiti...
Chi irride la sofferenza altrui e le fatiche. Chi sa affermare: io sono migliore di te. E le lungaggini che vengono dal palleggiare con il tempo, quando ci sarebbe da vivere finché si può.
Il fermarsi e dire: questo, l'ho imparato.
No, non ho imparato, ma a pochi consentirò di dire: insegno io a te.
Perché chi ha da insegnare, non lo fa pesare.
Tutto questo e molto più, tutti questi, non entreranno nel nuovo anno. Per far posto a tutti gli altri, al resto.
Nessun commento:
Posta un commento