Avrà ragione il poeta, che il copione non si può cambiare. Uno può solo salire in scena, quando è il suo momento. Ridere o piangere, far ridere o far piangere: non spetta veramente a noi.
Io amo queste pagine, che scandisco anche per riprendermi la mia lingua. Ma in un angolo di me, vorrei ancora convincermi, vorrei dirlo a voce meno timida di quella che uso per leggere in dialetto: il copione, sta a noi.
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