Che cosa cambia nel calcio, testarda metafora di vita?
Riparti da una mezza stagione, proprio da dove avevi cominciato con qualche speranza calpestata. Risento quella sera allo Speroni, dove per minuti brevissimi come un sogno credevamo di piegare la Cremonese. Adesso andiamo da loro e per ironia della sorte abbiamo consegnato un nostro tigrotto, una parte importante di noi.
Lo so, nel calcio non c'è più spazio per i sentimentalismi. Via un giocatore, se ne piglia (speriamo) un altro e magari sarà anche più bravo. A me anche più degli eurogol di Bruccini e del suo prodigarsi, però, piaceva il suo essere fedele, coraggiosamente ostinato e una brava persona.
Mi sento antiquata a dirlo e non mi importa.
Che cosa vorrei oggi dalla Pro Patria? Il miracolo.
Come dalla Roma.
Ma chissà se è possibile in questa mezza stagione che è il calcio, a volte la vita.
Intanto continuo a essere antiquata, a credere in un mondo di bandiere, ideali e brave persone.
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