Quando esco nell'aria fresca e malandrina, lei mi sta studiando con il fare da monella. Seminascosta da una nuvola, capitata lì per caso, lo vedo che mi osserva. E quasi quasi rido con lei.
Ma come cambia forma, atteggiamento e sorriso lungo la strada.
Prima si cela maldestramente, poi si palesa con sfacciataggine. L'ultimo sguardo è appoggiata su un tetto, con dolcezza direi se non temessi di essere melensa.
Buffa è la luna, forse persino la vita mescolata di lacrime per non rendersene conto.
Notte e buffa è la luna.
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