giovedì 10 gennaio 2013

A broken Hallelujah (la bellezza di sbagliare)

Malu, devi essere proprio alla frutta, hai di nuovo cliccato su Bon Jovi. Ma io so che pure Arguta Paffuta è commossa, quando il (troppo) buono Jon si esibisce nella cover di Hallelujah.

Le voci che l'hanno percorsa, sono tutte belle. Io mi ricordo quelle di un gruppo di studenti dell'ITC Tosi, che ci aiutarono per suor Marcella e Haiti. Il Signore doveva essere commosso da quelle voci, da quella fiducia offerta per lenire le sofferenze dei più poveri.

La ascolto tutta, dalle labbra di Jon, questa volta. Sono vana e superba, probabilmente, ma quelle frasi finali mi sembrano così mie. Ho fatto del mio meglio, ma non è stato molto. Non riuscivo a sentire, così ho provato a toccare. Ho detto la verità, non ti ho ingannato. E anche se tutto è andato male, starò davanti al Signore della Musica con niente sulla mia lingua tranne un Alleluia.

Un tempo, avevo paura di sbagliare. Oggi, a volte, mi sento quasi sollevata. Perché posso mormorare una preghiera spezzata. A broken Hallelujah.


I did my best, it wasn't much
I couldn't feel, so I tried to touch
I've told the truth, I didn't come to fool you
And even though it all went wrong
I'll stand before the Lord of Song
With nothing on my tongue but Hallelujah

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