sabato 30 aprile 2022

Tutte queste vite buttate alla rinfusa in una valigia



Tutte queste vite buttate alla rinfusa in una valigia o forse sparse su un prato: petali e foglie secche che si guardano tra i fili d'erba e danzano.

Le afferro, di tanto in tanto, e mi stupisco della loro presenza: come se qualcuno le avesse ficcate dentro per la consapevolezza di un viaggio urgente, quando io non ho neanche il biglietto.

Tutte queste vite, l'una che poco c'entra con l'altra in apparenza, eppure con un disegno impeccabile che le unisce. Un giorno, riuscirò persino a capirlo magari; adesso mi limito ad ammirarlo.


martedì 26 aprile 2022

Nessuno si accorgerà, 99 di te


Nessuno si accorgerà che siamo io e te. Tutto attorno ci dovrà anche essere una festa, ma noi ci stiamo ascoltando. I nostri sguardi, che non si incrociano più, chissà come fanno a parlare ancora: se non ne sentissi il rumore, non ci crederei.

Novantanove anni fa, tutti a lamentarsi del tempo che fa le bizze, ma tu eri già nato nella tempesta e per quanto fosse impetuosa, era solo all'inizio. L'hai cavalcata, per arrivare fino a me. Per un po', ho fatto ciò che volevi tu, poi rigorosamente il contrario: mi sono resa conto tardi che così ti assomigliavo, ma tu l'avevi compreso già, forse con un brivido di timore  Dove ci indicavano un limite, noi subito studiavamo come andare oltre, a costo di farci male.

Ma non dirmi che vuoi andare allo stadio

No, il concerto rock in Svizzera no

Mica vorrai davvero fare la giornalista

Ma non puoi andare a Marsiglia da sola!

Più me lo dicevi e partivo in quarta, allora hai optato per un silenzio prudente. Nessuno si accorgerà che siamo proprio simili. Che tu hai confezionato due o tre definizioni di me, capaci di catturarmi e liberarmi alla perfezione.

Sono proprio quella cosa lì.

Per me, tu sei semplicemente il mio papà. Quello che ha lottato tanto per arrivare a me e anche quando affermava di essere fragile, mi proteggeva con lo sguardo. Senti, senti che rumore che fa: adesso ne ho bisogno più che mai perché c'è un fracasso di odio e non senso, che neanche la mia musica urlante riesce a coprire.

Buon compleanno, papà. Novantanove di te.

sabato 23 aprile 2022

Aspettando il mese della Madonna

 

Un caro amico risponde così a una mia domanda: stiamo bene, aspettando maggio, il mese della Madonna.

Nuvole che non si sciolgono, ma si avvicinano al sole con rispetto. Cortili che si schiudono, come le labbra in una preghiera. Anche quando il cielo sarà dipinto di nero e non potremo alzare gli occhi sotto la pioggia, sarà sempre maggio, il mese della Madonna.

sabato 16 aprile 2022

Ogni giorno di vita sulla collina


 Ogni giorno di vita sulla collina si apre con uno sguardo lì, dall'altra parte del lago. Vale per Willy e gli animali del bosco, vale anche per me. Quando si spalanca la finestra, se una volpe non ti ruba gli occhi e il cuore, ci si lascia scivolare fino alla Rocca di Angera e ai suoi pendii ricchi di bellezza e di esistenze silenziose.

Penso proprio a queste ultime, all'indomani dell'incendio che ha incupito la notte con una luce spaventosa. Quando divamparono i roghi in Sardegna, una delle immagini più dolorose fu quella delle creature che non poterono fuggire, e poi fuggire dove, che rimasero ferite e uccise, intrappolate nella furia delle fiamme e dell'uomo.

Il fuoco ora è piombato qua, su di noi, e le mani delle donne e degli uomini sono quelle che non si sono fermate mai, per strappare San Quirico a quelle fiamme. 

Non sapremo mai quante piccole, anche minuscole creature sono scomparse. Quanto canto degli uccelli ci sarà tolto, alcuni animali poi non hanno voce, nemmeno volto perché escono con il favore della notte. Non sapremo mai quanto avremo perduto.

Così come mi ha trasmesso una sensazione duplice, l'immagine di piante bruciate dove alcuni rami si sono preservati nella parte superiore, con le foglioline verdi di primavera

È difficile oggi indossare abiti di festa e speranza, con la sofferenza che ci brucia, lontano e vicino. Ma questo lago è casa mia e di troppe creature, per lasciarsi andare. Tiro fuori allora questa vecchia foto di arcobaleno sul lago Maggiore, i colori che si spargono con diligenza, a distanza della Rocca di Angera, come per timidezza o riverenza. 

Ogni giorno di vita sulla collina è una benedizione, una carezza di sguardo, un atto di coraggio e gratitudine.

venerdì 1 aprile 2022

Gocce capovolte

 

Particella instabile sotto una marea di gocce capovolte, io sono. E a ogni sussulto, mi sento libera.