mercoledì 4 giugno 2025

Per come sono

 

Quei pochi che mi ammirano senza sapere, quelli che mi criticano sapendo anche meno, i tanti ai quali non frega niente.

I pochissimi ai quali importa, eppure non possono immaginare la polvere sulle mie scarpe (tranne te)

Io sono quello che sono. Oltre quello che sono eppure meno.

L’unica da ammirare, sei tu 

domenica 18 maggio 2025

La mia pazzesca libertà

 



Proprio ora che mi mostrate come decidete tutto, che le ferite bruciano e ogni ora mi indica la mia impotenza.

Proprio ora che io piango nel silenzio, tanto a chi vuoi che importi, proprio ora che vivo di ora in ora per chi amo.

Tutti quei fili scompigliati per un istante si uniscono, prima di dissolversi. Io neanche ho capito cosa stia veramente avvenendo, eppure una calma assurda mi assale.

Un lampo in cui sento gridare: la mia pazzesca libertà. 

domenica 11 maggio 2025

In fuga

 

Ci sono tramonti che procurano più dolore, fitte inferte da profumi che ci sembrava di aver appena respirato e già stanno sfiorendo, silenzi rotti da canti che avevamo scordato. 

Tutto quel tempo, chissà dove si è riversato. Come risucchiato dall’aria in fuga, insieme a noi.



sabato 3 maggio 2025

Non voglio smettere di ballare (o forse sto iniziando)


 

In giorni in cui la musica sembra affievolirsi, risale (pre)potente il suo richiamo. Mentre cerco un respiro che accarezzi il tuo, affannato, vengo accarezzata da ritmi lontani e si affacciano lacrime, tra consapevolezza e gratitudine.

Chissà qual, chi era Marilerna. 

Dagli anni 80 in su, io che allora ero metallara e se dovevo ballare, lo facevo solo per abbracciare il mio fidanzato. 

Adesso, entro ed esco dentro tutti quei ritmi e penso che non voglio smettere di ballare.

O forse, sto iniziando. 

mercoledì 16 aprile 2025

La primavera, da un altro punto di vista

Io, con gli occhi sempre appiccicati al cielo e quando non lo raggiungo, ai rami più alti, mi fermo a contemplare la primavera, da un altro punto di vista.

Scendo dell'auto e la osservo, stupita da questo incantesimo al contrario. La pioggia ha trasformato il grigio marciapiede in un tappeto profondamente rosa e non posso negare la tentazione di tuffarmi dentro.

Lo riguardo stasera sullo schermo mentre sento che il vento scombina tutti i piani, ancora. 

La primavera, da un altro punto di vista: qualcosa che sboccia e scioglie poi la sua magnificenza, qualcosa che sembra finire eppure dà vita a un altro spettacolo.
Non importa quanto possa durare, né ci appartiene.

Ma è sempre la primavera, da un altro punto di vista.

martedì 15 aprile 2025

Mi manco


 Mi manco, senza un pensiero che non si lasci cullare da un fiume. Senza le carezze dei rami che mi riportano a un abbraccio combattuto dagli umani disumani.

Per fortuna c’è la pioggia a dissolvere timori di avere una sola strada da percorrere. 

Eppure mi manco, dalla prima risata gioiosa di bambina, che sapeva mettere in fuga la paura. Mi manca persino il mio tremare al buio, perché poi tu lo spezzavi con una parola.

Mi manco girovaga, forse perché sto bene seduta nel mio angolo di tepore a osservare chi amo.

Mi manco un po’ e un po’ ancora, mentre mi libero da veli e corazze.

domenica 6 aprile 2025

L'importanza di essere (insieme) - grazie Welfare Week


Sto aspettando di intervenire all'apertura della Welfare Week, Tradate. A Villa Truffini sento risuonare delle parole, da persone così diverse ma unite nel voler affrontare un lavoro di ricerca e confronto per la comunità. Per il suo ben-essere.
Me ne appunto alcune: incontro, cura, squadra, rete, comunità, scuola, gioia. Ognuna traccia una strada all'interno della mia relazione "Che cosa significa non essere primi, in un'epoca di cambiamenti" o meglio è come se le convocasse tutte per imprimere una direzione.
L'ambito distrettuale di Tradate ha dato vita a una settimana incredibile e sono grata al Comitato scientifico di avermi coinvolta.
Proprio riflettendo con loro, prima preparandomi e infine raccogliendo le voci di questa prima giornata, capisco che insieme non solo si fa di più (e mirabile è l'unione di questi Comuni, figure, categorie): si guadagna anche essenzialità, andando al cuore delle questioni che ci toccano da vicino.

Avevo tirato un filo da "L'importanza di essere secondi" a "L'ultimo dei Fuasté", due miei libri separati da dodici anni, ma scopro che c'è una parola di troppo, mentre sono accanto a Giuseppe Battarino, un riferimento imprescindibile nel mio cammino. Che se potessi riscrivere il libro di 13 anni fa, lo intitolerei semplicemente "L'importanza di essere". E se proprio mi chiedessero a tutti i costi di affiancare di nuovo un altro termine, aggiungerei "insieme".

Perché non c'è posizione, c'è solo quella bellezza di fare squadra per dare risposte agli altri e anche a noi stessi intanto. Così, afferro anch'io i barattoli e le emozioni, lezione che porge il Tavolo Disabilità, e ritiro per ultima quella che ho sentito risuonare prima: gioia.
Quello che si prova, quando si è, insieme, mi dico. La ripongo, tenendola d'occhio con un sorriso, e senza rinnegare le altre emozioni
Alla fine, credo nella canzone dei Queen quanto nella convinzione del mio capitano Robert Falcon Scott in Antartide: siamo campioni, insieme, non perché contiamo le medaglie.

Ma perché lotteremo fino alla fine. 

https://welfareweek.it


https://www.youtube.com/watch?v=3sHMAdRbYBA