Ti versa una grappa, strappandoti alla musica dolcemente dittatoriale di un whisky.
Ti porta alla Scala, perché sa che altrimenti impazzisci o - peggio - diventi terribilmente normale.
Sa che stai scherzando, dentro di sè, eppure è pronto a correre davvero.
Aspetta che si sciolga il tuo silenzio, con una risata o una caragnata.
Si chiama amico... Si chiama dono immeritato.
E chiama te.
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