È un giorno speciale e cerco una benedizione, un regalo speciale che mi aiuti a non fermarmi. Lo invoco con gli occhi, con briciole di preghiere, con parole che non affiorano.
Poi, mentre sto sfrecciando da una meta all'altra, scorgo una persona. Una cara persona, che in silenzio affronta il suo percorso quotidiano, come ha incontrato, senza sottrarsi, le sofferenze della vita. Io sento che pianto la macchina e la devo abbracciare. Perché la benedizione è dare, mi sussurra una vocina nota. Ed è il sorriso di quella persona, che perde la sua espressione seria e si colora di dolcezza, il regalo più bello.
Non l'ho meritato, ed è una costante. Ma sono grata, ancora di più.
Notte e una benedizione.
Nessun commento:
Posta un commento