Le ali si fanno sentire, quando meno te l'aspetti. Non importa quanto tu sia pesante, loro sanno quando metterti quello strano solletico, quella voglia di esistere e respirare dalle nuvole.
Oggi tutto il giorno a camminare, scherzare, ascoltare seri discorsi, nutrirci, ingolosirci, smarrirci e ritrovarci. Tutto insieme, con un'armonia non invadente, che mi lascia ancora ricolma di sani dubbi.
A Expo, con Andrea, ho attraversato due Paesi straordinari, come il Giappone e la Svizzera, nel loro interpretare il messaggio di questo evento e non solo.
Ho avuto voglia di tendere la mano e mi sono arrabbiata dove ho visto esibire la politica pro domo propria: mi vendicherò, non diventando così.
Ho sentito il bisogno di partire e in fondo l'ho già fatto. Anche attraverso una delle immagini più belle: la gente in fila al padiglione di Israele, sotto tanti ombrelli colorati, al cospetto del magnifico giardino verticale.
Io quasi quasi prendo uno di quei solari ombrelli e volo via.
Notte e le ali si fanno sentire.
Ho avuto simili emozioni l'unica volta che ho visitato in un paio d'ore EXPO a ridosso dell'ingresso principale, la stazione di Rho Fiera , al padiglione della Corea... Mi sono ritrovato nell'atmosfera provata e mantenuta in memoria dal 1980, quando fui invitato per ringraziare una collaborazione di sviluppo con la SIR e la mia divisione nelle gomme sintetiche. Il compito svolto sul tema EXPO è lodevole, il contributo apprezzato dalla spontanea frequentazione ben apprezzata e rappresentata nella dinamica gestione delle ondate di gruppi interessat a imparare... e scoprire quella civiltà che ha tanto da condividere con la cultura e la simpatia per il resto del pianeta... Simbolo: Kimchi e the verde! Se fai in tempo, vacci! Grazie della tua comunicazione... Xoxoxo!
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