Nella notte scura e frenata dalla pioggia, non si muove nulla. Nulla parla,né canta, né sussurra.
Resto a osservarla dal balcone, senza osare quasi respirare, perché faccio parte di un universo inanimato e lo devo rispettare.
Poi sento come un tonfo e scorgo una macchia bianca nella notte. E' un gatto, che di questa convenzione immaginaria se ne frega e subito si lancia ad attraversare la strada deserta e bagnata.
Mi sembra di avvertire la sua felicità, la sua libertà, fino a qui. E tutto torna a muoversi fino alla bellezza dell'alba.
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