Nel vostro sguardo, c'è tutta quella gravità di fanciulla cantata da Chesterton, che i fanciulli sembrano indossare sempre meno.
C'è l'attenzione massima, spasmodica. La consapevolezza che davanti avete un umano incerto, eppure in qualche modo adorabile, anche quando è chiaramente insopportabile. La sopportazione di quello strano aggeggio che vi sta fotografando e chissà poi perché si è messo in testa proprio questo.
Nel vostro sguardo, animali, c'è tutta l'anima perduta da noi.
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