Prende carta e penna, la signora che da una vita regge le sorti del negozio senza arroganza, e con attenzione calcola. Quando ha terminato l'operazione, si rivolge a una calcolatrice che sembra appartenere a un'altra epoca ed esegue una verifica. Tutto bene e parte lo scontrino.
Signora, le sue cifre vergate sembrano un piccolo quadro. Mi sovviene della giovane gelataia che calcolava sempre il prezzo di due coni con l'aggeggio elettronico.
Lo dico, alla scrupolosa signora, e le sfugge un sorriso, prima di prendersi cura di un altro e della propria mente, ancora.
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