Ti capita di dubitare e pensare di vivere in un dipinto. Accade quando la luce perfetta (e senza pretendere di esserlo) si posa sulla superficie giusta, cogliendo le sfumature come fragole selvatiche. E tutto è sospeso a guardare, come in un quadro interrotto, ma solo perché l'autore non voleva finirlo e attribuirsi meriti.
Non osa alzarsi alcun essere volante, che sia un gabbiano o una mosca. E un gesto di tenerezza è fermo come l'aria, scolpito per l'eternità.
Allora quasi non respiri e pensi: chi sei tu per muoverti e gettare in aria un dipinto, così abbassi la testa come un gatto, finché il dipinto non si sia trasformato.
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