Vorrei essere meno ostinatamente cittadina e riconoscere i versi del bosco, del mare, di ogni angolo dove la natura parla ancora, e ancora.
Mi piacerebbe capire chi li pronuncia, e se sia lieto o stia chiedendo aiuto, se stia annunciando gioia o proclamando nostalgia. Invece, nulla comprendo di quei suoni sconosciuti.
E mi sto rammaricando, finché arriva Arguta Paffuta e sussurra: ma perché, capisci gli umani dai loro suoni?
Raramente, Arguta, raramente. Ho qualche problema anche con i suoni nella mia mente.
Grazie del conforto.
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