Pessima idea, sistemare vecchie cartoline. Ne spunta una di ventisette anni fa: è di Monaco e la manda mia zia. Non solo i saluti di rito, ma un pensiero appuntato con la sua calligrafia ordinata.
Mi è piaciuta molto.
Qualche anno dopo, anche a me. Ho sofferto pure moltissimo, perché sono stata a Dachau. E che fosse esistito un inferno simile non lontano dalla città, mi è parso ancora più terribile.
Monaco e Kabul oggi, ma quello che è accaduto, quello che viene ogni giorno sbattuto di fronte ai nostri occhi, non è commentabile.
Non posso solo ignorare che ogni città, ogni luogo amato, vissuto o sconosciuto, a modo suo porta una ferita. E questo dovrebbe farci sentire più uniti. Dovrebbe legarci in un abbraccio e in una sfida buona per vivere e far vivere.
Dovrebbe salvarci.
Notte e ciò che ci lega a Monaco (dovrebbe salvarci)
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